28.2.09


Prepari il risotto perché non hai altro.
Il riso sugli occhi nella testa il prosciutto.
Mangi intanto sei etti di pane
non conditi e con poco sale

Cucini per venti minuti
ed aggiungi il formaggio, due pensieri ed il burro.
Nel frattempo ti metti seduto
senza badare all’odore di bruciato.

Poi portale il piatto, lei è sul divano.
Si è svegliata al ricordo confuso della notte passata :
Dorme, è sveglia, fa finta di niente.
Sembra piangere anche se non dice niente.

Ora è in cucina a lavare ,
forse delusa ,
pensando che in fondo di lei non m’importa.

Sta male e questo è abbastanza,
devo tenerla altrimenti si ammala
ma son così fiacco.
Ora è a letto
sorride, ha mangiato,
sembra quasi sia tutto finito
Giriamo come piccoli insetti indaffarati attorno ad una minuscola briciola di universo, che si consuma ad ogni morso, in ogni gesto, e quando la avremo consumata tutta non resterà che un piccolo buco, come un'illusione nella spensierata incoscienza di dio.

24.2.09

Vinco il disagio ogni giorno e procedo senza conoscere i motivi dei miei desideri.
Mi riconosco poco in me stesso tanto che non mi conosco per nulla e divago in fittizi problemi da nulla.
Vorrei essere solo per poter fuggire scappare lontano a tentar la fortuna ; perché lavorare imprigiona e poi anche prendere casa, sedersi sornioni a gustare il tramonto , avere più spazio; possederne un pezzetto e spendere il tempo rimasto per se e in quel luogo.
Un flusso che porta lontano, biforca e conduce a due tegamini con sotto la brace . il deserto del mondo coi sui mille fumi e colori e disagi e cartine e passaggi e paesaggi e eeeeeeee e ho un altro di dentro con tetto e terrazzo o giardino e animali, un divano, le sedie, il capanno e gli attrezzi e ….. e poi c’è il lavoro, avere denaro e da esso dipendere, da cui far dipendere il senso del proprio benessere, e tutto questo, insieme, in insieme, come una zuppa, bagnata giornata infinita.
di sera sdraiati
di giorno seduti

21.2.09

ho perso la speranza nel mondo
la fiducia
la lotta è finita in un nulla di fatto

senza, mai più, partecipare
deluso
che facciano pure quel che gli pare
nel loro crepuscolo

oltre appena è la notte

raggiungetemi pure tutti
venite a vedere quale è il destino
la rassegnazione
tutte queste ore passate in silenzio
per pochi minuti di muto dissenso
ho perso la speranza è vero
e con tutto questo
con sempre maggior emisfero sinistro
mi occupo ancora di lei.
per cambiare le condizioni almeno
un cambiamento qualsiasi
perchè sia di nuovo mattina
sono solo perchè esisto e sò di esistere ma non mi resta quasi nulla per sapere che condivido alcunchè con alcuno. Solo pensiero e nel pensiero solo traduzioni cognitive di un esterno percepito con strumenti limitati. Come un microscopio al microscopio, o l'analisi celebrale del cervello. Un elenco di tutti gli elenchi contiene se stesso? E quanto profondamente? Quante volte lo specchio rispecchia lo specchio di fronte?

in fondo

sul fondo di un utero vivo di pietra
stretto e verticale

sto bene

con l'acqua alla gola e sulle labbra
dolce e soporifera

sto bene

immobile tra il doppio sorriso della luna ghignante
e quello che vedo del cielo

sto bene

da solo

in silenzio

con il solo desiderio di uscire dal pozzo

15.2.09


vedo la prima luce filtrare, attraverso l'affanno
ma non brilla,
non brilla abbastanza.
alita leggera la nebbia
su tutto l'universo percepito,
e mi pare, di sentire aroma di caffè.
la luna spande intorno ancora autunno
ma io riaccarezzo l'idea
di arancio alle pareti e di morbido calore invernale,
e chiusa oltre la porta rimane la nebbia